18 October 2006

Come ripiegare le magliette in 5 secondi

Tua mamma ti ha insegnato un metodo per ripiegarle che ti fa passare la voglia solo a pensarci?
Ovvio, tua madre non è giapponese... :-)






Due video che ti faciliteranno la vita! ehehe

10 October 2006

Contro gli stupri: Riapriamo le case chiuse

Tre stupri in meno di una settimana a Roma. Cosa vogliamo fare per evitarlo? Come al solito, ovviamente, niente.
Basta con i falsi moralismi che evita le case chiuse e permette le escort e le prostitute da strada. Ma che Paese civile permette questo? Riaprire le case chiuse sarebbe un bene per tutti, in primis per le ragazze che adesso passerebbero dalla strada, ovvero in condizioni assurde di igiene e di dignità, ad avere un lavoro regolare ma soprattutto ad avere delle regole che probabilmente gli salverebbe la vita.
D'altronde:
- chi non ci va già adesso non ci andrebbe neanche se ci fossero le case chiuse
- basta passare con i propri figli per via Salaria a Roma e vergognarsi per queste ragazze mezze nude che vengono sfruttate
- le case chiuse permetterebbero un controllo anche sui "gestori": se ci fossero le case chiuse probabilmente la gente non andrebbe con quelle da strada
- chi ha troppi bollenti spiriti e si sfoga con le ragazze normali avrebbe un modo più normale
- nessuno rischierebbe
- la dignità di una persona la si offende buttandola in mezzo ad una strada, tra la sporcizia, in pasto a chiunque voglia. E non importa che faccia freddo, nevichi o ci sia un temporale. Loro devono stare lì, nude. Sennò giù botte. Tutto questo è più incivile delle case chiuse.

E per chiudere basterebbe chiedere ai colleghi politici tedeschi dove le case ci sono e funzionano... Oppure basterebbe chiedere ai nostri nonni com'era audno c'erano le case chiuse...

Io non andrei mai con una prostituta ma guardarle sulla Salaria è proprio una pena. E leggere degli stupri a Roma (e non solo) è ancora più duro. Vogliono mettere le telecamere... bravi, è come se una nave stesse affondando e si pensa a svuotare le bottiglie di champagne...

Scoop


Ieri sera sono andato a vedere “Scoop” di Woody Allen. Non mi è piaciuto e penso che io lo possa dire avendo visto tutti i suoi film e non come quelli che l’hanno scoperto da “Match Point” in poi e pensano di essere dei suoi esperti.
Non mi è piaciuto perché mi è sembrata una comicità non aggiornata, una comicità fatta di poche battute e pchi sguardi. Non credo che il problema sia la presenza di Woody Allen come ha scritto qualche critico perché lui era irresistibile in “Hollywood Ending” (ancora rido...) e in “Anything else”. Penso che il problema sia proprio Scarlett Johansson. E’ bella, bellissima, troppa senza essere troppa: la scena di lei in costume è eccezionale, e il costume è intero, immaginarsi se avesse avuto un costume a due pezzi!
Secondo me Scarlett è bravissima per ruoli drammatici ma per le commedie non mi sembra proprio adatta, non ne ha la faccia. Lei è la bellona, è la Kim Basinger, è la ragazza della porta accanto, è la bibliotecaria che si scioglie i capelli, si toglie gli occhiali e diventa supersexy, ma non sarà mai la nevrotica alla Mia Farrow (un’altra che infatti era bravissima nei ruoli drammatici ma scarsa in quelli comici) o la dolce ma simpatica (e poco sexy) come la mitica Diane Keaton.
Continuo a pensare che l’attrice ideale per Woody sia Christina Ricci (spettacolare in “Anything else”) ma forse anche Lindsay Lohan non starebbe male al suo fianco (il suo “Baciati dalla sfortuna” è un film comico grazie a lei e alle sue facce...).
Il film riprende un po’ il filone di “Misterioso omicidio a Manhattan” e la storia non sarebbe neanche male se non fosse che sembra poco curato in quello che dovrebbe essere la forza di Woody: le battute.

Ma forse, come ho già scritto prima, il problema non sono le battute ma chi le recita.

Memorabile comunque alcune battute: “Io sono nato nell’ebraismo ma crescendo mi sono convertito al narcisismo”.


Voto: 65%

09 October 2006

Tornare indietro di vent'anni

Lei stava lì, in un angolo. Non l’avevo vista all’inizio, mi era quasi scappata e quando i nostri sguardi si sono incrociati si è illuminata la giornata...

Era ieri pomeriggio, domenica, e da qualche giorno non sto benissimo, al 100%. Qualche problemino allo stomaco, un senso di stanchezza latente... niente di che, è come se la classica influenza dovesse arrivare ma non riesce a trovare la strada giusta per esplodere.

Quando l’ho vista però non ho pensato ad altro. L’ho subito presa in mano e sono andata a pagarla alla cassa....

Ammetto che per un attimo sono stato assalito dal classico “senso di colpa del compratore”, quello che ti fa venire le paranoie anche se vuoi fortemente una cosa. Qualche attimo e poi le mie 19,90 consegnate nelle mani dell’ignara commessa che stava per regalarmi un sogno. O quantomeno stava per riprtarmi indietro di 20 anni.

Uscito dal negozio avevo in mano la confezione del “C64 dtv” (www.c64dtv.co.uk), ovvero, un joystick da collegare direttamente alla tv per giocare con 30 giochi del Commodore 64.

Pensavate che avessi avuto un colpo di fulmine con una ragazza? Naaaaa.... molto di più, ieri pomeriggio sono tornato ad essere, anche se qualche decina di minuti, il ragazzino di 7 anni che si emozionava alla vista di un videogioco che faceva i rumori dei passi quando camminava.

Era il novembre del 1983 (o ‘84?) quando vidi per la prima volta “Mission Impossible”. Io venivo dallo ZX81, ovvero dai giochi tipo il labirinto fatto con gli “slash” (/) o con gli asterischi (*). Invece eccolo sullo schermo in tutta la sua magnificenza. Quella voce (“stay forever”)...
Questo apparecchietto ha al suo interno 30 giochi che si possono caricare soltante premendo un tasto, tipo sala giochi.
E se alcuni sono sconosciuti ce ne sono altri che hanno fatto la storia dei videogiochi (e svuotato le mie povere “paghette”). Come dimenticare “Pit stop 2”, praticamente il primo gioco di Formula 1? Oppure “Uridium”, il primo vero shoot’em up, oppure ii mitici “Summer games” e “Winter games” (quanto male ai polsi e quanti joystick distrutti per la corsa dei 100 metri!). Ma poi alnche altri, “Paradroid”, “Head the ball”, “Cybernoid”, “California games”.
Non pensate che sia il Commodore 64. Non si possono caricare altri giochi, non si può salvare. Quello che conta è stato il risentirsi bambini per un attimo.
Quando ho caricato “Mission Impossible” e ho risentito quei passi e ho risentito quella voce sono davvero tornato indietro a quando rompevo le palle a mio padre per comprarmi quel computer grigetto e anche un po’ bruttino che però sembrava fare cose magnifiche. A quando quel computeretto arrivò a casa tramite “postalmarket” (un giorno andammo in una specie di convention proprio della Commodore dove per 1 milione o più, mi pare, ci vendevano il lettore di floppy disk, il mangianastri, il monitor e tantissimi programmi e giochi, ma non il computer che quindi acquistammo a parte) e la gioia di provarlo subito fu immensa (così come la sorpresa di scoprire che un malfunzionamento cancellava dei pixel ogni tanto: immaginate a giocare a calcio, avete la palla e ad un certo punto il nulla ve la porta via...).

Da lì nacqua tutto, fino ad arrivare a quello che sono oggi, al lavoro che faccio, alla vita che faccio.

Probabilmente non ci giocherò mai più, ma è certo che quando ne avrò voglia mi basterà spingere “on” per tornare al 1984.

E peccato per quei ragazzini del duemila che non hanno mai giocato a “Emlyn Hughes”, a “International Soccer”, a “Sensible Soccer” o al super super super “Kick Off 2” e che oggi vengono abbagliati dai colpi di tacco dei vari “Fifa” ecc...

12 February 2006

IT/EN - 115.000 platelets!

115.000 piastrine!!! Mitico cortisone! Dopo il secondo ciclo di terapia le piastrine sono salite a 115.000! E' una grande notizia perché significa che il mio corpo sta reagendo alla terapia e che gli anticorpi stanno ricominciando a lavorare nel modo giusto senza ammazzare le mie povere piastrine.
Bisogna calcolare, inoltre, che questo è il risultato dell'emocromo che ho fatto prima dell'ultima giornata di cortisone quindi probabilmente saranno anche di più!
Come l'altra volta, però, adesso bisogna valutare quante di queste 115.000 piastrine resteranno vive senza alcun medicinale. L'altra volta passarono da 92.000 a 31.000, se rimanesse questa proporzione dovrei stare sui 60.000 ovvero ad una cifra ottima!
La notizia bella è che gli ematomi sono spariti e che per farmi il controllo della glicemia (si è alzata) mi hanno punto più volte per far uscire una goccia di sangue e verificare il tasso della stessa. E il sangue ne usciva poco poco per poi fermarsi subito, proprio come se le piastrine fossero tantissime! Mitiche!
Insomma, buone notizie!!!


115.000 platelets!!! Great cortison! After my therapy second cycle, my platelets have grown up 115.000! That's a great news 'cause this means my body is reacting at the therapy and that my antibodies are starting again to work in the right way, without killing my poor platelets.
Furthermore, I must say this one is the result of my CBC done before my last day with cortison, so, maybe, I could have more platelets than 115.000!
As the last time, we must evaluated how many platelets of these 115.000 will live without any medical help. Last time (after my first cycle) they passed from 92.000 to 31.000, but if I'd maintein this proportion, I could have at least 60.000 platelets with any help, a very good result!
The good news is that I don't have any other ematomas (and the old ones are disappeared) and that my doctor tried to keep some blood drops from my body but they didn't managed to do it 'cause the blood didn't go out as it should: it went out but it stopped after only one drop as if I'd have got a lot of platelets!
So, good news!


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My Platelets story:
11/4/1994 228.000
24/11/1995 201.000
21/9/1996 221.000
26/4/2002 78.000
6/5/2002 81.000
11/6/2002 67.000
2/7/2002 41.000 (EDTA: 66.000)
31/8/2002 67.000
5/7/2005 62.000
14/7/2005 50.000
29/12/2005 17.000
23/1/2006 15.000
25/1/2006 17.000
30/1/2006 92.000 (after the first part of the therapy)
3/2/2006 31.000
9/2/2006 50.000 (after the first day of the therapy's second cycle)
11/2/2006 115.000 (after the third day of the therapy's second cycle)

30 January 2006

IT/EN: Alla fine, sono salvo!

Sono tornato in Italia giovedi scorso dopo un viaggio traumatico (solo per gli aspetti psicologici pero' non per altro...) e cosi' sono immediatamente corso all'Ospedale.
Ho volato con 17.000 piastrine e quando sono arrivato la mia dottoressa mi ha inviato al Pronto Soccorso per fare un "aspirato midollare" per provare a capire se il mio problema possa essere causato da alcune malattie terribili come la Leucemia. Fortunatamente, non ho niente, ogni cosa e' a posto e cosi' il mio problema, in Italiano, si chiama "piastrinopenia idiopatia"... cioe', i miei anticorpi uccidono le mie piastrine. Non so perche' lo facciano. E il mio crollo terribile in autunno e' stato causato dal vaccino anti influenzale che ho fatto senza sapere che non potevo.
E cosi', una volta che il mio dottore ha capito che io ho una "piastrinopenia idiopatica" ho iniziato una terapia a base di cortisonee. Una flebo per 4 giorni e questa mattina ho ripetuto il mio emocromo: 92.000 piastrine nel mio sangue.
Una grande notizia!
Ora, devo ripetere l'emocromo il prossimo venerdi e dopo devo fare la seconda parte della terapia dopo 15 giorni.

Nei prossimi giorni vi parlero' dei pericoli di un viaggio aereo con le piastrine basse.

Just A Coffee

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My Platelets story:
11/4/1994 228.000
24/11/1995 201.000
21/9/1996 221.000
26/4/2002 78.000
6/5/2002 81.000
11/6/2002 67.000
2/7/2002 41.000 (EDTA: 66.000)
31/8/2002 67.000
5/7/2005 62.000
14/7/2005 50.000
29/12/2005 17.000
23/1/2006 15.000
25/1/2006 17.000
30/1/2006 92.000 (after the first part of the therapy)


IN ENGLISH:
I'm back in Italy last Thursday after a traumatic air travel (only for the psycological aspect not for other...) and I immediately run to the Hospital.
I flight with 17.000 platelets and when I was just arrived she send me to the Emergency Room for doing the "medulla aspiration" and trying to understand if my problem could be caused by some bad ill as Leukemia. Fortunally, I don't have anything, everything is fine and so, my problem is called in Italian "piastrinopenia idiopatica"... that is, my antibodies kill my platelets. I can't know why but they do. And I have had a terrible fall last autumn because I did the flu vaccine and I didn't know I couldn't do it.
So, once my doctor has understood I just have a "pianistropenia idiopatica" I've started a therapy based by cortisone. One flebo for 4 days and this morning I repeated my CBC: 92.000 platelets on my body.
A great news!
Now, I must repeat the CBC next Friday and after I gotta do the second part of the therapy after next 15 days.

Next days I'll talk about the dangerous of the flight if you have low platelets.

Just A Coffee

25 January 2006

IT/EN: Il mio ultimo giorno a New York

Questo e' il mio ultimo giorno qui. Sono nell'area relax del South Street Seaport aspettando una mia amica, ascoltando la partita Lazio-Inter in streaming attraverso il sito dell'Inter, scrivendo questo nuovo sito web, pensando a domani quando tornero' in Italia.
Sono arrivato appena lunedi scorso (non questo, quello prima), poco piu' di 7 giorni. Io pensavo di stare qui almeno 3 mesi, lavorando per un quotidiano italiano pubblicato nelle Americhe, io volevo incontrare persone interessanti, fare ricerche per il mio secondo libro, correggere l'ultima bozz del primo.
Volevo anche lavorare ad una guida turistica su New York (questa e' la mia sesta volta qui e la conosco meglio delle mie tasche) e scrivere qualche articolo per qualche giornale e sito italiano.
Ma...
Ma io ho la "PIASTRINOPENIA" e devo tornare in Italia. Cos'e' questa cosa? Significa che ho poche piastrine nel mio corpo. Queste servono a fermare la fuoriuscita di sangue in caso di emorraggia e a mantenere stabile il livello di sangue.
Il livello minimo di piastrine e' di 150.000 e normalmente io ne ho 40-50.000 il che mi permette di vivere normalmente (stando attento) ma anche a fare controlli ogni 3-6 mesi per tenerle sotto controllo.
A dicembre ho fatto gli ultimi controlli e poi sono partito per New York City. Dopo il viaggio e quando gia' ero qui mi arrivano i risultati dell'emocromo e scopro che ho 17.000 piastrine. Poche. A questo livello una terapia per farle risalire e' davvero consigliata.
Cosi', ho fatto un nuovo emocromo qui (sono andato al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Brooklyn e dopo una lunga attesa ho avuto il risultato: 15.000) e ho deciso di tornare in Italia velocemente.

Alla fine, domani sera parto. Quali sono le mie sensazioni? Andiamo, e' per la mia salvezza, per la mia vita, quindi, e' la cosa giusta da fare.

Anche perche' a 15.000 posso volare senza problemi, se si abbassassero ulteriormente forse potrebbe essere pericoloso.
Fortunatamente, non e' il mio caso.

Alla fine, devo ringraziare EDSBROOKLYN, una signora molto simpatica e gentile che ho conosciuto nel forum del PDA (l'associazione americana di chi ha le piastrine fuori ordine). E' stata utilissima per me, incoraggiandomi ad andare all'Ospedale, telefonandomi, dandomi il suo aiuto e soprattutto il suo apporto psicologico.

In questo blog, il mio primo in assoluto, voglio scrivere ogni cosa possibile sulle piastrine e sulla piastrinopenia perche' pochissimo si sa e quelle poche informazioni che si conoscono sono anche confuse, soprattutto in Italia. E mi piacerebbe che anche voi collaboraste inviandomi le vostre esperienze e le vostre informazioni.

Faccio tutto gratis, solo per il bene di chi si ritrova con questo valore sfalzato nelle analisi e si trova di fronte ad un dottore che non sa cosa rispondergli.

Ovviamente parlero' anche dei miei interessi, ma mi scoprirete giorno dopo giorno.

Per ora, grazie del minuto che avete speso per me oggi!



IN ENGLISH:

This is my last day here. I'm in the South Street Seaport dinner area waiting for a friend of mine, listening to a web radio about the Lazio-Inter match on air, writing this new web site, thinking of tomorrow when I'll fly back to Italy, Rome.
I've arrived just last Monday, a little more than 7 days. I thought to stay here for almost 3 months, working with an Italian newspaper published in the Americas, I wanted to meet some interested people, making some research for my second book, correcting the last draft of my first novel.
I also wanted to work about a touristic guide about New York (this is my 6th time here) and writing some reports for Italian magazines and website.
But...
But I'm a ITP person and I must go back to Italy. What's this? ITP means "Idiopathic thrombocytopenic purpura". I got a low number of platelets. These PLATELETS are the part of our body whose allow to stop an hemorragy and to keep the amount of blood always in a right level.
The minimum level is 150.000 platelets and normally I got 40-50.000 platelets on my blood. But last December, before I came here in New York City, I did a CBC just for checking up my situation. After I flight and when I was here I found out that the result of my count was 17.000. And in this level a therapy for raising hem up is really suggested.
So, I had had a new CBC here (I've gone to the Brooklyn Hospital's ER and after a long wait finally I did a new one: 15.000) and I decided to fly back to Italy very quickly.

At last, tomorrow evening I'm gonna fly back to Italy. What are my feelings about? Come on, it's for my safe, it's for my life, so, it's the right thing.

Even though because with 15.000 I can still fly, if they were less maybe it could be dangerous.
Fortunally, it's not my case.

At the end, I must say thank you to EDSBROOKLYN, a very nice woman I knew on the PDA forum (platelet disorder association: http://discuss.pdsa.org/forum.asp?FORUM_ID=46). She's been very useful for me incourage me going to the Hospital, calling me, giving me her help and her phsycological help.

In this blog, my first one ever, I wanna write everything is possible about platelet disorder because nobody knows anyhing about it (especially in Italy) and I'd like if you wanted to collaborate with me sending your experiences and your informations.
I even talk about my interests, but, you know, you'll find me out day by day.

For now on, thank you for your minute with me today!